L’ottima attività dei carabinieri dei NAS deve essere accompagnata da misure strutturali a partire dall’obbligo di indicare in etichetta l’origine e di rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero, anche per combattere inganni e sofisticazioni. E’ quanto afferma la Coldiretti Molise nel commentare positivamente l’operazione dei NAS di Salerno in un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica, nella confinante Campania, che ha portato al sequestro di un caseificio che produceva mozzarelle senza approvvigionarsi di latte.
Tali pratiche truffaldine di alcuni caseifici, denuncia Coldiretti Molise, danneggiano particolarmente gli allevamenti italiani e del Molise, dove sono di piccole dimensioni, in zone montane o collinari, con una alimentazione prevalentemente autoprodotta in azienda, che se danno latte di buona qualità, sopportano maggiori costi di produzione. Non avendo prodotti caseari tipici certificati, essendo i prodotti tradizionali del Molise ottimi, ma privi di riconoscimento DOP, le industrie casearie regionali, invece di qualificarsi con un sistema di tracciabilità che garantisca la provenienza e la qualità del latte utilizzato, continuano a competere sul mercato limando a ribasso i prezzi e contraendo il costo delle materie utilizzate. Il risultato è che da anni si sta strozzando la zootecnia molisana e la maggior parte del latte di qualità prodotto in Molise viene venduto fuori regione, mentre le industrie casearie molisane spesso si forniscono da fuori regione e/o fuori nazione di latte a basso prezzo, ma anche di “semilavorati” d’importazione. Secondo una analisi della Coldiretti una mozzarella su quattro in vendita in Italia non è ottenuta direttamente dal latte, ma da semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono spesso dall’est Europa senza alcuna indicazione in etichetta. Sono questi i comportamenti - sottolinea la Coldiretti Molise - che ingannano i consumatori e favoriscono le frodi, ma provocano anche una distorsione del mercato, deprimono i prezzi pagati agli allevatori italiani e causano la chiusura degli allevamenti. Di fronte a questa escalation di truffe e inganni per salvare il Made in Italy, sollecita la Coldiretti Molise, occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine per tutti gli alimenti, per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori.
29 Gennaio 2015
OK NAS SU MOZZARELLE SENZA LATTE, MA ORA NECESSITA ETICHETTA
