11 Gennaio 2012
LA COLDIRETTI MOLISE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2012, RAZIONALIZZARE I COSTI E VALORIZZARE I PRODOTTI TIPICI

“L’intero comparto agricolo molisano auspica un dialogo costruttivo con la Regione, indispensabile per traghettare il settore primario fuori dalla grave crisi economica in atto”. Lo ha detto il presidente regionale della Coldiretti del Molise, Amodio De Angelis, al termine dell’audizione dinanzi alla competente Commissione consiliare tenuta per discutere del Bilancio regionale di previsione per il 2012. Nell’articolato documento consegnato in Commissione, la Coldiretti ha posto l’accento sulla necessità di liberare, all’interno del Bilancio, risorse utili per destinarle al sostegno e quindi alla successiva ripresa del comparto agricolo.

Come affermato dal presidente De Angelis in sede di audizione e scritto nel documento consegnato alla Commissione, la Coldiretti Molise “auspica che le esigenze di sostegno delle imprese agricole vengano soddisfatte liberando le risorse necessarie mediante una serie di razionalizzazioni”. La maggiore associazione degli agricoltori ritiene infatti necessario, per raggiungere tale fine: ridurre le spese per consulenze e di rappresentanza di tutte le strutture dirette ed indirette della Regione Molise; abbattere significativamente i costi della politica e degli apparati burocratici; alienare partecipazioni regionali al capitale di strutture societarie private, che da tempo non operano con criteri di economicità; razionalizzare strutture pubbliche titolari di attribuzioni e/o competenze sostanzialmente sovrapponibili.

Inoltre, evidenziando il grave stato di difficoltà in cui versano le imprese agricole, la Coldiretti ritiene che “la Regione Molise debba implementare politiche di valorizzazione delle attività, svolte a livello di filiera agricola, ed attuare iniziative connesse sia alla promozione e valorizzazione di produzioni molisane tipiche, tradizionali e di qualità, sia alla realizzazione di azioni di marketing, ivi comprese quelle di valorizzazione degli itinerari turistico-eno-gastronomico del territorio, con il coinvolgimento diretto, tanto nella programmazione quanto nell’attuazione, delle Organizzazioni Professionali Agricole”.

Ufficio Stampa e Comunicazione