20 Giugno 2011
LA COLDIRETTI MOLISE LANCIA L’ALLARME PER I DANNI CAUSATI DAI CINGHIALI ALLE COLTURE AGRICOLE

La Coldiretti del Molise lancia l’allarme per i gravi danni causati dai cinghiali alle colture agricole della regione. Il continuo aumento degli ungulati sta, infatti, provocando grandi perdite economiche agli imprenditori agricoli molisani. Qui gli ungulati compiono vere e proprie incursioni nei campi coltivati, distruggendo sia le colture in atto che quelle ‘in anticipazione’ quali ad esempio tuberi e mais. Il problema, più volte segnalato dalla Coldiretti, è causato in gran parte dalla mancata ricostituzione degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) che, inattivi a lungo per problemi di natura normativa,  di fatto regolamentavano la gestione della caccia alla fauna selvatica. “Per questo – ha affermato il presidente regionale della Coldiretti del Molise, Amodio De Angelis – auspichiamo una rapida ricostituzione degli Atc in modo da poter gestire al meglio il problema dell’eccessivo numero degli ungulati”.

“L’eccessivo aumento dei cinghiali, che per legge deve essere di 2,5 capi ogni 100 ettari – ha poi spiegato il presidente provinciale della Coldiretti di Isernia, Giovanni Monaco - è dovuto anche all’abbandono delle campagne e quindi all’aumento dei terreni incolti, fattore questo che favorisce il proliferare degli stessi. Per questo – gli ha fatto eco il presidente De Angelis -  ora più che mai, occorre che gli enti preposti effettuino con urgenza un censimento dei capi al fine di quantificare le eccedenze e disporne l’abbattimento e la cattura”. Nel corso dell’ultima stagione venatoria, i numerosi abbattimenti di capi non sono stati infatti sufficienti a contenerne il numero sempre crescente. “Tutto ciò – ha concluso il presidente De Angelis – contribuisce ad aumentare il peso della crisi economica sulle spalle degli agricoltori che, pur chiedendo risarcimenti alla Regione, a causa di mancanza di fondi da parte dell’ente, sono costretti ad aspettare tempi biblici per ricevere un indennizzo che non copre comunque l’effettivo danno subito”.

Ufficio Stampa e Comunicazione