14 Dicembre 2011
DANNI ALLE COLTURE PROVOCATI DAI CINGHIALI, ECCO LA SOLUZIONE SUGGERITA DALLA COLDIRETTI

La Coldiretti del Molise ha accolto con soddisfazione l’iniziativa del prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, di aver convocato un tavolo tecnico per l’esame della problematica relativa all’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio e dei danni da essi provocati. La maggiore associazione degli agricoltori ha, infatti, più volte sollevato il problema chiedendo, a chi di dovere, di intervenire per limitare il sempre crescente numero degli ungulati che provocano ingenti danni alle colture agricole. Tuttavia, pur lodando le iniziative che sono state messe in campo per risolvere il problema, la Coldiretti ritiene che ci sia bisogno di “attivate misure straordinarie, e non più procrastinabili, considerato anche la scarsa efficacia delle numerose squadre organizzate di cacciatori miranti al  controllo della specie”.

“Per questa ragione – ha affermato il presidente regionale della Coldiretti, Amodio De Angelis - chiediamo che l’Amministrazione Provinciale adotti una delibera per il contenimento del numero dei cinghiali, come già hanno fatto alcune provincie italiane, (vedi Asti, ndr), che autorizzi i proprietari o conduttori dei fondi agricoli ad esercitare l’autodifesa e la salvaguardia delle colture e degli animali. Ovviamente – ha precisato - l’esercizio di autodifesa potrà essere effettuato da chi è in possesso di regolare licenza di caccia, dietro presentazione di richiesta di autorizzazione alla Provincia, all’interno dei terreni di proprietà o di conduzione. Gli animali abbattuti – ha concluso - potranno essere trattenuti esclusivamente per autoconsumo, provvedendo alla tempestiva macellazione e al prelievo di campioni da inviare all’autorità sanitaria, che può così effettuare anche un controllo sul numero dei capi abbattuti”.