Coldiretti Molise accoglie con grande soddisfazione il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio Unesco. “Un riconoscimento – afferma il presidente di Coldiretti Molise, Claudio Papa – che rappresenta una straordinaria opportunità di crescita economica per il Paese, a partire dall’export, che nel 2025 raggiungerà la cifra record di 73 miliardi di euro, nonostante dazi USA, tensioni internazionali e blocchi commerciali”.
In base all’analisi Coldiretti su dati Deloitte Foodservice Market Monitor 2025, la cucina italiana vale oggi nel mondo ben 251 miliardi di euro, con una crescita del +5% rispetto all’anno precedente. I soli Stati Uniti e Cina rappresentano insieme oltre il 65% dei consumi globali per la cucina del nostro Paese. Nei primi nove mesi dell’anno l’agroalimentare nazionale ha registrato una crescita del 6% sui mercati globali, con l’obiettivo di consolidare e possibilmente aumentare ulteriormente questo risultato entro fine anno.
Il prodotto più esportato, ricorda Coldiretti, è il vino, davanti a ortofrutta trasformata, formaggi, pasta e derivati dei cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva; “una miriade di prodotti – evidenzia il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – che nella nostra regione rappresentano le eccellenze del territorio, sempre più conosciuti e apprezzati fuori dal contesto locale e che, grazie alle capacità dei nostri produttori, è sempre più presente sia sui mercati nazionali e su quelli esteri”.
“Oggi più che mai – aggiunge il presidente Papa - occorre contrastare l’agropirateria globale, con il falso Made in Italy alimentare che supera i 120 miliardi di euro, sottraendo risorse e posti di lavoro al nostro Paese, senza dimenticare il fenomeno dell’italian sounding anche sul mercato interno”.
“L’invasione di prodotti stranieri low cost – ricorda, infine, il direttore Ascolese - dal grano canadese trattato con glifosato, all’olio sottocosto proveniente da Tunisia e Grecia, fino al pomodoro straniero, gli ultimi mesi hanno visto un aumento di importazioni di prodotti di qualità inferiore, spesso coltivati con pesticidi vietati da anni nella UE. Questi arrivi – ha sottolineato - hanno provocato un drastico abbassamento dei prezzi pagati agli agricoltori italiani e rappresentano un rischio per la salute dei consumatori e per la tenuta delle filiere nazionali”.
“Questo riconoscimento – afferma soddisfatto Felice Amicone, cuoco contadino e presidente regionale di Terranostra, associazione agrituristica di Campagna Amica Coldiretti – rappresenta il giusto riconoscimento per l’agroalimentare italiano ma anche per il lavoro di tutti gli agricoltori che, con sacrificio e dedizione, portano avanti le trazioni culinarie di ogni angolo del nostro Paese.
“Come cuochi contadini – ha concluso Amicone – ci sentiamo ambasciatori della cucina italiana nel mondo perché con i prodotti, sani e genuini che ogni giorno produciamo, teniamo in vita ricette della tradizione, cultura viva dei nostri territori, alimentando quello che oggi viene definito il turismo lento che, grazie alla multifunzionalità agricole, ci consente di offrire ai turisti un’esperienza a 360 gradi dei nostri territori, fatta di buona cucina, natura e cultura, sempre nel rispetto dell’ambiente”. In occasione del riconoscimento dell’Unesco, nei mercati di Campagna Amica, dunque anche in quello di Campobasso, oggi sarà possibile degustare piatti della tradizione regionale.
