“La tracciabilità è l’unica arma in nostro possesso per difendere i consumatori da sofisticazioni e frodi alimentari che nuocciono tanto alla nostra salute quanto all’economia del Paese”. A sostenerlo è la Coldiretti del Molise commentando i dati contenuti nella Relazione sul Piano nazionale Ogm relativo ai risultati del 2015, diffusi dal Ministero della Salute. A fronte di un dato nazionale secondo cui il 2% degli alimenti analizzati nel 2015 contiene, seppur in minima dose, Organismi geneticamente Modificati (Ogm), in Molise la percentuale sale al 20% visto che su dieci campionature 2 sono risultate positive alla presenza di Ogm.
“Un dato preoccupante questo – avverte il direttore regionale di Coldiretti, Saverio Viola – che non fa altro che avvalorare la tesi portata avanti da Coldiretti secondo cui l’unico modo per combattere efficacemente tale fenomeno è il potenziamento della filiera corta a km zero per tutti gli alimenti. Infatti - aggiunge Viola – è solo controllando il prodotto dal campo alla tavola che si può offrire al consumatore, dunque a tutti noi, la garanzia della sua genuinità. Purtroppo però – osserva ancora Viola – molte mamme, sempre molto attente alla salute dei loro bambini, fanno battaglie per la sana alimentazione e poi comprano inconsapevolmente merendine ed altri prodotti industriali che contengono OGM in quanto i prodotti utilizzati vengono attinti a basso prezzo sul mercato internazionale”. 
“Quella contro gli Ogm è solo una delle battaglie che Coldiretti sta portando avanti da anni a tutela del consumatore e dell’intero comparto agroalimentare”, gli fa eco il presidente regionale di Coldiretti, Tommaso Giagnacovo. “La varietà e la qualità dei nostri prodotti – aggiunge il presidente – ci consente di offrire al consumatore prodotti eccellenti al giusto prezzo sostenendo nel contempo le aziende locali. La riprova che il consumatore è sempre più attento alle tematiche della sana alimentazione è la grande affluenza che si registra ogni settimana al mercato di Campagna Amica Coldiretti a Campobasso”.