A seguito dell’incontro tenutosi mercoledì 27, nella sede della Provincia di Campobasso, per discutere del problema che l’aumento del numero degli ungulati sta creando alle colture agricole e alla popolazione dei comuni di Busso, Baranello, Luicito e Castelbottaccio, la Coldiretti registra che la problematica sollevata proprio dalla massima associazione degli agricoltori, supportata dai sindaci dei centri interessati, sta avviandosi a soluzione. Infatti, in quella sede, la Coldiretti ha evidenziato la necessità di effettuare con urgenza un censimento dei capi presenti sul territorio interessato (che secondo la legge regionale non può superare i 2,5 capi ogni 100 ha) e mettere in atto poi strumenti di cattura e abbattimenti selettivi.
“Queste azioni – spiega il presidente regionale della Coldiretti, Amodio De Angelis - devono essere eseguite in aggiunta al prelievo venatorio che va effettuato nel periodo di caccia previsto”. La nota che l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, ha inviato al Presidente della Regione, Michele Iorio, titolare delle delega alla Caccia, con cui chiede di mettere a disposizione la somma necessaria al censimento, lascia intravvedere una rapida risoluzione del problema. Ciò permetterà, infatti, di porre in essere la selezione e la cattura dei capi in eccesso nell’ambito di una seria politica di programmazione che va attuata con tutti gli attori del territorio: Provincia, ATC, Associazioni Agricole, Associazioni Venatorie e Amministrazioni locali.
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