30 Maggio 2012
COLDIRETTI AVVERTE: OLIO DI OLIVA, SALGONO I CONSUMI (+4,6%) MA SCENDE LA PRODUZIONE (- 6%)

A fronte di una crescita del consumo di olio di oliva del 4,6% in Italia si è verificata la diminuzione del 6% della sua produzione. A renderlo noto è la Coldiretti dopo l’annuncio del Financial Times sul crollo dei prezzi alla produzione dell’olio di oliva del 19 per cento nel primo trimestre del 2012. Secondo la maggiore associazione italiana degli agricoltori ciò è stato causato dalla mancanza di trasparenza sulla provenienza dell’olio di oliva in vendita. Ciò tocca da vicino anche il Molise che figura tra le regioni italiane che producono olio di oliva ed extravergine di oliva.

“L’arrivo di olio di oliva straniero in Italia – afferma la Coldiretti - ha raggiunto il massimo storico di 584mila tonnellate e ha superato la produzione nazionale, in calo nel 2011 a 483mila tonnellate. ll risultato di questo sorpasso – aggiunge la maggiore associazione agricola italiana - è il fatto che oggi la maggioranza delle bottiglie di olio proviene da olive straniere senza che questo sia sempre chiaro ai consumatori ma si assiste anche ad una forte riduzione della qualità dell’olio in vendita, oltre che a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni”.

“Nel 2011 – spiega ancora la Coldiretti - si è verificato un ulteriore aumento del 3 per cento nelle importazioni di olio di oliva dall’estero che sono quasi triplicate negli ultimi 20 anni (+163 per cento), sommergendo di fatto la produzione nazionale, che sarebbe peraltro quasi sufficiente a coprire i consumi nazionali. Gli oli di oliva importati in Italia vengono infatti mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri dove sono state esportate 364mila tonnellate nel 2011”.

“Sotto accusa – aggiunge la Coldiretti - è dunque anche la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia contengono miscele di diversa origine, per le quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009”. Per superare queste difficoltà era stato firmato, il 3 agosto 2011 dall'allora Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, il decreto ‘Norme in materia di leggibilità delle informazioni inerenti l'origine dei prodotti alimentari’ che, a distanza di quasi un anno, non è stato ancora pubblicato. A fronte di questa incertezza la Coldiretti ha presentato una proposta di legge salva-olio Made in Italy già sottoscritta da numerosi parlamentari.

Ufficio Stampa e Comunicazione