14 Giugno 2024
CINGHIALI: COLDIRETTI MOLISE BOCCIA DELIBERA REGIONALE SU CACCIA DI SELEZIONE

“SI TRATTA DI UN PROVVEDIMENTO TARDIVO E DILATORIO”

Coldiretti Molise esprime “forte preoccupazione” per l’adozione da parte della Giunta regionale della delibera n.272 del 5 giugno u.s., con la quale è stata demandata agli AA.TT.CC (ambiti territoriali di caccia) la fase attuativa ed operativa del prelievo in selezione della specie cinghiale, in palese contrasto con la normativa regionale, di cui all’art. 21 della L.R.n.19/93, che nella attribuzione dei ruoli e delle funzioni agli AA.TT.CC., non prevede tali compiti. Ciò è quanto emerso in modo inequivocabile nel corso delle recenti Assemblee dei Presidenti sezionali Coldiretti di Campobasso ed Isernia.

Viene in particolare evidenziato come l’introduzione di tale nuova deliberazione intervenga in un contesto normativo già esistente che ben avrebbe potuto, con alcuni necessari accorgimenti di carattere tecnico, rispondere in maniera più tempestiva alla attuazione del prelievo selettivo, mentre essa appare invece unicamente “dilatoria”, riportando la situazione indietro di anni.

Ma al di là degli aspetti puramente giuridici Coldiretti ribadisce inoltre che ancora una volta viene evidenziato un palese atteggiamento di disintermediazione posto in atto dal Governo regionale che elude sistematicamente il confronto con le Organizzazioni di rappresentanza che non hanno altro interesse se non quello di avviare a soluzione il problema derivante dalla presenza incontrollata della specie cinghiale.

Oltre a ciò dispiace dover constatare ancora una volta che, a fronte di una situazione che si fa di giorno in giorno più critica, si registra da parte di chi ne ha il potere un’inerzia nell’applicazione dei regolamenti esistenti (emanati dalla Regione Molise negli scorsi anni) che, qualora fossero stati messi in pratica, avrebbero permesso già da tempo un efficace riduzione del numero dei cinghiali.

Coldiretti ha sostenuto a livello nazionale l’emanazione del decreto ministeriale 13 giugno 2023 che dà attuazione all’art. 19-ter della legge 157/92, il quale prevede l’adozione da parte delle Regioni di un Piano straordinario di durata quinquennale, non legato alla crisi sanitaria della PSA, per la gestione ed il contenimento della fauna.

Purtroppo – continua Coldiretti – in Molise è evidente la mancanza di una seria volontà di rendere operativi i mezzi già a disposizione, mentre sembrano prevalere gli interessi di coloro che nella presenza dei cinghiali trovano solo l’occasione per un momento ludico.

La fauna selvatica incontrollata ha causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura molisana per circa mezzo milione di euro, con campi coltivati rasi letteralmente al suolo, risorse che, comunque, ricadranno sulle tasche dei molisani.

I danni causati dagli animali selvatici, peraltro, non vengono rimborsati che in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti. Tra l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o, nel caso di predatori, dell’animale ucciso.

A fronte di tali comportamenti, che evidenziano una disattenzione verso il settore Agricolo, Coldiretti Molise, interpretando la volontà espressa in sede assembleare dai propri Dirigenti, avvierà fin dai prossimi giorni una forte azione di mobilitazione sindacale sull’intero territorio regionale.