FRA I RELATORI I PROFESSORI ELISABETTA SALIMEI E GIUSEPPE MAIORANO DELL’UNIMOL
Nuova tappa del progetto GECO 2.2 di cui Coldiretti Molise è partner insieme con Legacoop Romagna e Ciheam Bari (partner associati rispettivamente delle Regioni Emilia Romagna e Puglia), Legacoop Marche, l’Agenzia per lo sviluppo rurale della contea di Zara (partner associato del Ministero dell’Agricoltura croato), la Regione di Dubrovnik Neretva e la OGAM (Associazione olivicoltori Mastrinka).
Finanziato dal Programma Interreg Italia-Croazia, il Progetto GECO 2.2 mira a creare un mercato volontario dei crediti del carbonio in agricoltura fra le regioni adriatiche, promuovendo pratiche che migliorano il contento di carbonio nel suolo e nella biomassa, favorendo la resilienza delle aziende agricole da inondazioni e siccità.
Di questo e di altro si è parlato nei giorni scorsi a Montenero Val Cocchiara, piccolo centro montano in provincia di Isernia, nel corso dell’incontro dal tema: “L’importanza dei crediti di carbonio nell’adeguamento ai cambiamenti climatici”.
Organizzato da Coldiretti Molise, e tenutosi nella Sala consiliare del Comune di Montenero Val Cocchiara, l’incontro ha visto la partecipazione oltre che del Presidente provinciale di Coldiretti Isernia, Mario Di Geronimo, e del Direttore regionale di Coldiretti, Aniello Ascolese, anche dei professori Elisabetta Salimei e Giuseppe Maiorano dell’Unimol. A fare gli onori di casa l’assessore al Comune di Montenero Val Cocchiara, Sara Orlando.
Dopo i saluti dell’assessore Orlando che ha evidenziato la forte necessità di uno sviluppo integrato delle aree interne, anche grazie alle potenzialità dell’attività pascoliva, il presidente provinciale Mario Di Geronimo ha messo in evidenza come sia necessario un forte impegno per lo sviluppo sinergico dell’area mediante la collaborazione proficua degli Enti politici, di ricerca e di rappresentanza, per dare a queste particolari aree una possibilità di sviluppo nella gestione dell’ambiente e al fine di ridurre l’impatto ambientale sul territorio; il direttore Ascolese ha auspicato che lo sviluppo del programma Interreg possa dare una ulteriore possibilità di visione integrata della zootecnia di montagna nella tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Il convegno, grazie agli interventi puntuali e dettagliati dei relatori, coordinati da Angelo Cappuccio, project manager del progetto Geco 2.2, ha permesso di evidenziare il ruolo della zootecnia di montagna, il valore del pascolo e delle attività di allevamento semi estensivo sulla cattura, stoccaggio e conservazione del carbonio; sottolineando come tali tipi di attività possano essere un valore aggiunto nella produzione di alimenti di qualità nutrizionale e nutraceutica elevati e come possano contribuire allo sviluppo delle aree interne altrimenti destinate all’abbandono.
In conclusione l’incontro ha messo in risalto come la zootecnia estensiva possa, grazie alla corretta gestione e successivo uso del pascolo, contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici in quanto possibile presidio del territorio ma anche strumento di estrema importanza per la cattura del carbonio atmosferico.
