IL PRESIDENTE DE ANGELIS, QUEST’ANNO PORTEREMO A VERONA ANCHE LA DOC TINTILIA DEL MOLISE
IL DIRETTORE MILO, PRESENTEREMO NUOVE SPECIALITA’ DI VINI
Anche il Molise sarà presente, con un nutrito gruppo di produttori, a ‘Vinitaly 2011, la più importante rassegna italiana del settore vitivinicolo che aprirà i battenti oggi nei saloni della Fiera di Verona per concludersi lunedì 11. La delegazione molisana sarà guidata dal presidente e dal direttore regionale della Coldiretti, Amodio De Angelis e Angelo Milo. I vertici della maggiore associazione degli agricoltori hanno sottolineato l’importanza della partecipazione del Molise a questo grande appuntamento per far conoscere ed apprezzare i vini della nostra regione che stanno sempre più affermandosi a livello sia nazionale che internazionale.
“L’edizione di quest’anno – ha spiegato il presidente De Angelis – per il Molise assume un’importanza particolare anche alla luce del recente riconoscimento, da parte del Comitato Vitivinicolo nazionale, della denominazione Doc ‘Tintilia del Molise’ che ora potrà essere usato solo da produttori che coltivano il nostro celeberrimo vitigno e lo trasformano in regione. Inoltre – ha aggiunto il presidente – avremo modo anche di presentare, alla luce della modifica del disciplinare della DOC Molise, le nuove classificazioni ampelografiche, ovvero le nuove specialità di vini all’interno di tipologie già classificate, come ad esempio: ‘Falanghina Passito’ e ‘Falanghina Spumante, o anche ‘Pinot Grigio’, ‘Pinot Grigio Frizzante’ e ‘Pinot Grigio Spumante’ solo per citarne alcuni”.
Sulla stessa linea il direttore Milo che ha sottolineato l’utilità degli incontri previsti nel corso della manifestazione. “Nell’ambito delle varie iniziative che si terranno in fiera – ha ricordato il direttore Milo – particolare interesse riveste l’incontro ‘Dal lavoro della vigna riparte l’economia’ che si terrà oggi alle ore 15. Organizzato dalla Coldiretti insieme con Città del vino – ha spiegato il direttore - l’incontro mira ad approfondire l’impatto sociale, ambientale, occupazionale ed economico del vino nell’anno che ha rivoluzionato il mercato del prodotto più rappresentativo del Made in Italy”.
Ufficio Stampa e Comunicazione