7 Ottobre 2013
TROPPE SPECULAZIONI SUL PREZZO DEL GRANO

 La Coldiretti ha chiesto alla Commissione Agricoltura della Camera di definire un progetto innovativo di filiera, governato direttamente dal produttore, attraverso le proprie aggregazioni di prodotto, per ridurre progressivamente la dipendenza del sistema della trasformazione dall’estero, qualificare pane e pasta italiani con l’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del grano e per cercare di contenere la volatilità dei prezzi. L’audizione, che si è tenuta alla Camera, comunica la Coldiretti Molise, è stata chiesta a seguito del particolare andamento di mercato del frumento che penalizza i produttori agricoli, mentre nel corso del tempo la forbice tra prezzi corrisposti alla produzione e quelli fissati al consumo si è ulteriormente allargata, tant’è che oggi il ricarico tra grano duro e pasta è di circa 400%, grano tenero e pane intorno al 1.000%. Gli agricoltori produttori di grano non devono solo fare i conti con le incertezze del clima, sempre più variabile, e dell’andamento colturale dell’annata agraria, ma, dopo aver raccolto il grano, lo depositano presso terzi, in “conto deposito”, e devono decidere il momento in cui vendere il prodotto ed il loro reddito è fortemente dipendente da tale scelta, essendo il prezzo del grano oscillante, in base alle quotazioni delle borse merci.  I cerealicoltori si trovano, quindi, a dover “giocare in borsa” con il frutto del loro lavoro, variando il prezzo del grano in modo molto altalenante durante tutto l’anno. Ma il prezzo del grano non è solo direttamente condizionato da eventi reali, quali la maggiore o minore produzione in rapporto al consumo, ma in questo gioco si inseriscono una serie di speculazioni finanziarie che alterano e drogano il mercato. Così come nei mercati finanziari sono nati derivati o, per esempio, i “future” che sono contratti a termine standardizzati, negoziati su un mercato regolamentato, tramite il quale le parti si obbligano a scambiarsi alla scadenza un certo quantitativo di un determinato sottostante (nel nostro caso grano duro), a un prezzo fissato. In questo periodo, sottolinea la Coldiretti Molise, vediamo gli agricoltori molisani particolarmente penalizzati dalla volatilità dei prezzi, condizionati da meccanismi speculativi del mercato, che subisce contrazioni di prezzo talvolta inspiegabili, con forti importazioni di prodotto proveniente da Paesi extracomunitari. Ormai il prezzo del grano è ai limiti dei costi di produzione. Occorre assecondare, conclude Coldiretti Molise, anche in questo settore, la creazioni di filiere corte, con accordi diretti tra pastifici, panificatori ed agricoltori, con la possibilità di specificare e certificare in etichetta la provenienza italiana e molisana del grano utilizzato, evitando così speculazioni e garantendo il consumatore finale, che avrà gli elementi per scegliere la marca da acquistare, senza farsi condizionare da richiami aleatori e non supportati dalla certezza della provenienza del grano utilizzato.